Un addolcitore per acqua a livello condominiale è un impianto che serve a purificare l’acqua su tutto il complesso.
A differenza di un addolcitore domestico deve, quindi, avere determinate caratteristiche per poter funzionare al meglio, caratteristiche che vedremo oggi con Sweet Water.
Continua a leggere per saperne di più e conoscerne ogni aspetto.
Cosa sapere su un addolcitore d’acqua condominiale.
Di norma fino ad una certa portata l’addolcitore dell’acqua non è obbligatorio. Questa soglia è stata fissata per gli impianti con potenza superiore a 100 Kw e con una durezza superiore a 15 gradi francesi. Se, invece, si parla di acqua calda, il DM rimanda alla norma UNI8065, per cui è obbligatorio per una durezza uguale o superiore a 25 gradi francesi.
In ogni caso, bisogna fare molta attenzione perché l’addolcitore condominiale deve avere una serie di caratteristiche per poter essere a norma di legge. Per prima cosa deve essere installato in un locale tecnico adatto, lontano da fonti di calore e riparato dagli agenti atmosferici. Deve tenere in considerazione la durezza da trattenere e la quantità di acqua richiesta dal condominio.
Dove posizionare l’addolcitore
È importante posizionare l’addolcitore a monte dell’impianto così da garantirne un corretto funzionamento sia per quanto riguarda l’acqua ad uso sanitario, ovvero quella che esce dai nostri rubinetti, sia quella che entra nell’impianto termico.
Bisogna ricordarsi, poi, che prima e dopo il sistema dell’addolcitore devono essere montate delle valvole by-pass così da escludere, in caso di manutenzioni, il sistema senza rinunciare all’acqua diretta.
È poi sempre opportuno installare un sistema di filtrazione in polipropilene, l’unico in grado di trattenere sedimenti che possono influire sul corretto funzionamento dell’impianto. Infine, per quando il sistema dell’addolcitore sarà istallato, bisogna scegliere il sale migliore, che sia privo di impurità, così da aumentare le performance dell’addolcitore ed allungarne il ciclo di vita.
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