Ormai sono in molti a scegliere di allacciare alla propria rete idrica un addolcitore. Questo dispositivo è in grado di trattare l’acqua di rubinetto, purificandola dalle particelle di calcio e magnesio, responsabili dello sgradevole fenomeno del calcare. Ed è qui che entra in gioco il sale per addolcitori. Vediamo la sua funzione nel dettaglio.
Che cos’è il sale per addolcitori
Si definisce “dolce” un’acqua contenente pochi sali di calcio e magnesio. Pertanto l’addolcimento è quel processo, mediante il quale, si diminuisce, in parte o totalmente il contenuto di sali di calcio e magnesio nell’acqua. Il processo di scambio ionico svolto dall’addolcitore può avvenire solamente grazie alla presenza di un letto di resina che attrae gli ioni ferrosi e gli ioni che rendono dura l’acqua che scorre dai nostri rubinetti. Grazie al sale per addolcitore infine avviene lo scambio, diminuendo così la durezza e aumentando la concentrazione di ioni sodio nell’acqua.
In parole semplici, l’acqua dura è un’acqua eccessivamente ricca di calcio e magnesio. Tramite l’addolcitore, gli ioni di questi due minerali vengono attratti da una particolare resina in grado di scambiare questi ultimi in entrata sostituendoli in ioni di sodio grazie alla presenza del sale per addolcitore.
Quale tipologia di sale per addolcitore va utilizzata?
Per il corretto funzionamento di un addolcitore sono necessarie periodiche rigenerazioni. Queste consistono in lavaggi di ricarica delle resine con una soluzione satura di cloruro di sodio, cioè il comune sale da cucina, il quale viene prelevato dall’apposito contenitore chiamato tino salamoia. Sul mercato esistono diverse forme di sale per addolcitore, infatti, è possibile trovare sacchi di sale in cristalli, in blocchi, in grani oppure in pastiglie. Quest’ultima tipologia è la più utilizzata e la più indicata da inserire all’interno del serbatoio del proprio addolcitore.
Qualsiasi sia la tipologia preferita ed acquistata, è necessario che il sale per addolcitore sia di alta qualità, controllando le indicazioni della casa produttrice, in particolare la percentuale del Cloruro di sodio NaCl, la quale deve essere uguale o maggiore al 99,6%.
In parole povere, il miglior sale per addolcitore è il sale in pastiglie, esistono diverse marche sul mercato ma l’importante è che le caratteristiche tecniche garantiscano un’elevata purezza del prodotto, affidabilità e resa.
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